Psicologia in Pillole – 3 di 4

La vittoria e la sconfitta nello sport: obiettivi e intelligenza agonistica. Il Dott. Federico Loda ci spiega, brevemente, come la vittoria non debba essere considerata un obiettivo in sé, ma piuttosto il risultato di una serie di micro-obiettivi personali che possiamo controllare.

La rubrica A Fondo Pedana prosegue con il terzo di quattro brevi video realizzati dal Dott. Federico Loda, Psicologo e Psicoterapeuta con Master in Psicologia dello Sport.


Benvenuti in un nuovo approfondimento della rubrica di Psicologia dello Sport, parte integrante del progetto “A Fondo Pedana”. Dopo aver esplorato come creare un ambiente sportivo sano, oggi ci concentriamo su un tema fondamentale per ogni atleta e appassionato: la vittoria e, inevitabilmente, la sconfitta.

La Vittoria: Obiettivo o Conseguenza?

Spesso, chi pratica sport considera la vittoria come un obiettivo finale. Tuttavia, è importante comprendere che la vittoria non può essere considerata un vero e proprio obiettivo, poiché essa dipende anche da fattori esterni non sempre sotto il nostro controllo. Condizioni ambientali, stato di forma degli avversari e imprevisti sono elementi che possono influenzare l’esito di una competizione.

Per questo motivo, è più efficace concentrarsi su ciò che possiamo controllare direttamente: i micro-obiettivi personali. Questi rappresentano i piccoli traguardi individuali che, una volta raggiunti e combinati, aumentano la probabilità di ottenere il successo finale. Questo approccio permette di mantenere alta la motivazione e favorisce un miglioramento continuo.

Cosa Significa Davvero Vincere?

Il concetto di vittoria è personale e soggettivo. Per alcuni può significare conquistare una medaglia, per altri superare i propri limiti o semplicemente partecipare con impegno e passione. In un ambiente sportivo sano, è fondamentale riconoscere e valorizzare queste differenze, prendendosi cura degli obiettivi e delle aspettative di ogni atleta.

L’Intelligenza Agonistica: Una Chiave per il Successo

Lo psicologo dello sport Giuseppe Vercelli definisce l'”intelligenza agonistica” come la capacità di affrontare le sfide della vita e dello sport ponendosi obiettivi chiari, attivando risorse personali e adattandosi per raggiungere i risultati desiderati. Questo tipo di intelligenza aiuta a gestire gli imprevisti e a valorizzare i miglioramenti personali, anche quando il risultato finale non dipende esclusivamente da noi.

Un esempio pratico si trova nelle gare di velocità: un atleta che si concentra sul migliorare il proprio tempo personale ha maggiori probabilità di ottenere un buon risultato, rispetto a chi si focalizza esclusivamente sul battere gli avversari.

Conclusioni

Comprendere il vero significato della vittoria e imparare a gestire la sconfitta sono passaggi essenziali per ogni sportivo. Concentrarsi sui propri miglioramenti personali, valorizzare ogni piccolo traguardo e sviluppare un’intelligenza agonistica sono le chiavi per affrontare con successo le sfide dello sport e della vita.

Guarda il video completo per approfondire questi concetti e scoprire come sviluppare una mentalità vincente anche oltre il campo di gara.

Ci vediamo al prossimo incontro (l’ultimo), dove esploreremo più a fondo i concetti di errore e di sconfitta!

Buona visione!